sabato 16 maggio 2015

Gruppo Albatros crede in "Celeste"? No, mi chiedono 3,600 euro per pubblicare.

Buongiorno a tutti!
Oggi nessuna recensione o intervista sul mio romanzo.
Sono qui per raccontarvi questa esperienza diretta in cui sono incappata.

Dopo aver auto pubblicato il mio romanzo su Amazon ho deciso di mandare il manoscritto ad alcune case editrici non a pagamento.
Ne ho trovate poche che non volessero il testo inedito.
Cercando mi è apparsa l'icona del gruppo Albatros. Cercavano autori emergenti per pubblicare le loro opere, così ho inviato il romanzo anche a loro.
Subito dopo l'invio mi sono accorta che l'email a cui avevo inviato conteneva la parola "inediti" e ho pensato che la mia opera non sarebbe stata consona.
Pochi giorni dopo mi rispondono all'email dicendomi che avrebbero considerato l'opera e se fosse passata alla selezione del comitato di lettura avrei avuto una proposta di pubblicazione. Mi chiedevano i miei recapiti.
Subito ho risposto all'email dicendo che il mio manoscritto era già stato pubblicato su Amazon, per cui non ero certa andasse bene, ho comunque aggiunto anche i recapiti che mi richiedevano. Nessuna risposta.
Ieri mi arriva una busta voluminosa del gruppo Albatros.
All'interno una lettera: oggetto "selezione opere letterarie". Mi scrivono di aver letto con interesse la mia opera, che li aveva ben impressionati e che erano convinti che il mio lavoro fosse pronto per entrare nel loro progetto di pubblicazione di lancio dei nuovi autori.
Di seguito un elenco allietante sui loro progetti pubblicitari per il mio romanzo (Tv, radio, Internet, fiere etc).
In fondo alla lettera precisano per "chiarezza e correttezza", che il loro accordo editoriale prevede che l'autore acquisti direttamente da loro un quantitativo di copie prefissate del proprio libro.
Spiegano che questo sistema gli permette di garantire l'intenso programma promozionale esposto.
Mi scrivono infine che se accettassi la loro proposta editoriale e vendessi almeno 500 copie mi verrà rimborsata l'intera somma versata per l'acquisto della mia parte di copie.
Nella busta è presente il contratto per l'opera "Celeste", fra me e la casa editrice.
Leggo che le 200 copie da acquistare costano 18.00 euro l'una e possono essere pagate a rate. Il libro uscirà entro quattro mesi dopo il saldo dell'ultima rata. In totale 3.600 euro.

Ora, io sono appena entrata in questo mondo e non ho nessuna intenzione di giudicare o criticare nessuno, né le case editrici che chiedono soldi agli autori, né gli autori che si appoggiano ad esse per veder pubblicato il proprio lavoro, sinceramente non ne ho neanche le competenze.
Però un'osservazione voglio farla. Queste case editrici non dovrebbero dire che l'opera dell'autore è risultata idonea alla selezione, né che li ha ben impressionati, né che l'hanno trovata interessante. Fanno illudere di credere veramente nell'opera dell'autore quando invece non è così.
La casa editrice ha un guadagno che arriva direttamente dall'autore, per cui non investe assolutamente nulla sull'opera. Se l'opera poi vendesse anche bene ecco che ci guadagnano ancora di più, ma una bella entrata l'hanno già avuta in anticipo.
Questo è un accordo in cui l'autore paga per avere pubblicità, è lui che investe sulla propria opera non la casa editrice.
Sinceramente non credo che rifiuterebbero nessun testo, neppure il più improbabile alle vendite, se l'autore è disposto a pagare la cifra che chiedono. Farebbero il loro lavoro per rendere l'opera al meglio delle possibilità ( è previsto l'editing, copertina etc), ma indipendentemente dall'esito del libro avrebbero comunque un guadagno oltre che nessun rischio.
Dunque la bella lettera in cui elogiano il lavoro dell'autore, beh, quella potevano risparmiarsela.
So che questo è un argomento bollente, ma non ho potuto fare a meno di scrivere queste considerazioni.
Io, nel frattempo, aspetterò altri tipi di proposte per il mio romanzo.

Mi farebbe piacere conoscere anche la vostra opinione!!!


venerdì 15 maggio 2015

Peccati di penna mi ospita nel suo bellissimo salotto virtuale!

Buongiorno a tutti!!!

Oggi Ornella è stata così gentile da ospitarmi nel suo salotto virtuale, ne è venuta fuori questa intervista.



INTERVISTA - Cristina Vichi e Celeste

Nuova autrice nel mio salotto virtuale! Cristina Vichi...

Cristina Vichi è nata nel 1985 e si è diplomata al liceo Psicopedagogico. Mamma di 3 bambini e assistente dentista, asseconda la sua passione per la scrittura portando all’esordio il suo primo romanzo “CELESTE”.







Ciao Cristina benvenuta! Quando hai scoperto la passione per la scrittura?
In realtà mi è sempre piaciuto molto scrivere. Da ragazza scrivevo tutto ciò che mi accadeva nella vita sui diari e ne ho diversi scatoloni… L’idea di scrivere un romanzo però è freschissima, avevo l’idea in testa da molti anni ma non mi sentivo in grado di elaborare e concludere un romanzo.

Qual è stato il tuo primo testo?
Il mio primo testo è stato proprio “Celeste”. Una domenica pomeriggio la storia era talmente nitida nella mia testa che non ho resistito dal scriverne un pezzetto. Da lì in me è scattato qualcosa per cui, in breve, ho concretizzato tutto sulla carta.

Quale genere letterario ti è più affine? Quale invece non riesci a leggere e/o a scrivere?
Mi piacciono i romanzi ambientati nel passato, sono affascinata dalle epoche storiche in cui vivevano conti, marchesi e duchi, sempre coinvolti in intrighi di corte. Amo le storie d’amore, quelle combattute e che trasmettono forti emozioni, ricche di colpi di scena e non scontate. I fantasy mi entusiasmano, ma non so se sarei capace a scriverne uno. Horror ed erotici, invece, non sono il mio genere.

Come è stato il tuo percorso verso la pubblicazione?
Nel mio percorso verso la pubblicazione è stata determinante mia figlia Alice. All’inizio il romanzo era solo per me stessa, ma Alice era curiosa, così l’ho letto a lei. Il suo entusiasmo mi ha dato l’incentivo per renderlo noto anche a persone che non conoscevo. Devo ammettere che questo percorso non è stato facile, pubblicare un libro significare donare qualcosa di sé stessi a chi non ti conosce e sapere che può esserti ributtato tutto indietro.  Ho pubblicato con questa filosofia: “Se anche una sola persona si emozionerà nel leggere il mio romanzo per me sarà un successo” e devo dire che questa soddisfazione l’ho avuta.

Come è nata l’idea di “Celeste”? Cosa ti ha ispirato?
Disponibile su amazon.
L’idea di “Celeste” è nata dal mio desiderio di creare un personaggio femminile forte e moderno ambientato in un’epoca storica retrograda. Il mio obiettivo era creare un netto contrasto fra il carattere ribelle e anticonformista della protagonista con la cultura maschilista e corrotta dell’epoca. Sono io stessa a pensare che probabilmente una ragazza tanto moderna e coraggiosa in quell’epoca potrebbe non essere mai esistita, ma è proprio su questo aspetto che si basa il mio libro. Ho creato un’eroina esattamente come piaceva a me, in grado di affrontare tutto ciò che di sbagliato e marcio le si presentava con una forza emotiva tale da non passare inosservata.

Quanto c’è di te in questo testo?
Celeste è una ragazza dall’animo nobile, che desidera vivere la sua vita nella piena libertà, decidendo lei stessa il suo futuro, senza scendere a compromessi con nessuno. E’ un’eroina che agisce nell’ideale della giustizia, perché sa che ogni persona può fare la differenza nel migliorare o peggiorare il mondo. Ovviamente a lei capitano situazioni estreme, però credo che il suo spirito di coraggio e determinazione sia un bel modello da seguire anche per me. Ho caratterizzato Celeste con doti che ammiro molto.

Hai mai affrontato il “blocco dello scrittore”? Come lo hai superato?

Con “Celeste” avevo tutta la storia in testa e desideravo solo avere più tempo per scriverla. Ora, che ho appena iniziato un nuovo romanzo, invece, vado molto più lentamente, ho la testa ancora presa da “Celeste”. Un vero e proprio blocco, però, non l’ho ancora mai avuto, spero non arrivi.

Cosa vuoi comunicare con “Celeste”?
Il mio desiderio è quello di trasmettere emozioni. Io le ho provate sulla mia pelle, parola dopo parola e niente mi renderebbe più felice del sapere che sono riuscita a farle percepire anche ai lettori. Emozioni per la combattuta storia d’amore fra Celeste e Alessandro, emozioni che riguardano il delicato rapporto tra padre e figlia, emozioni per il sentimento di profonda amicizia che lega alcuni dei personaggi fra loro, emozioni negative verso gli antagonisti, suggestione per le ambientazioni velatamente fiabesche. Questo è quanto vorrei comunicare.

 Quasi sette anni erano trascorsi da quella terribile giornata ma re Gregorio, di tanto in tanto, aveva fastidiosi incubi. Si svegliava sudato e ansioso, il pessimo umore non lo abbandonava per tutta la giornata. Quella era una di quelle mattine. Si tirò su dal letto, mettendosi seduto e cercando di respirare.
Il matrimonio di sua figlia Margherita con il ricchissimo re Umberto gli aveva portato grandi vantaggi economici e politici.
Nessuno si era accorto che, alle nozze, Margherita fosse già incinta di un altro.
Certo se fosse nato un maschio sarebbe stato meglio, tuttavia aveva gestito quella scomoda situazione nel migliore dei modi e, nonostante la bambina fosse nata con un mese di anticipo, re Umberto non aveva mai avuto dubbi sulla sua paternità.

Cosa pensi del Self-Publishing?

Questa è la mia prima esperienza e non sapevo da che parte cominciare. Pensavo che, come autrice self, nessuna casa editrice mi avrebbe preso in considerazione, così non ho neanche provato ad inviargli il mio manoscritto e ho utilizzato direttamente il servizio del Self-Publishing su Amazon. Mi sono rivolta a tanti blog per avere segnalazioni e recensioni, ma non ho investito nulla nella pubblicità a pagamento. Su Amazon ci sono un’infinità di libri e ciò che più mi dispiace è che se qualcuno non conosce l’opera difficilmente la trova. Ora ho inviato il testo ad alcune case editrici, ma sono poche quelle che accettano opere non inedite e i tempi sono lunghi. Vedremo cosa accadrà. In ogni caso sono molto contenta di avere la mia copia cartacea sul comodino!!!

Quali sono i tuoi progetti futuri? 
Sto scrivendo una nuova storia, sempre caratterizzata da colpi di scena e intrighi di corte, come piace a me. Scrivere, creare personaggi e situazioni mi permettere di trascorrere il mio poco tempo libero come più mi piace e per questo continuerò. Tuttavia la mia vita è piuttosto intensa e, grazie a mio marito e ai miei figli, ricca di gioia. Il primo progetto per il futuro, dunque, è accompagnare i miei figli nelle avventure quotidiane che la vita ci propone, non avremo certi colpi di scena ma di sicuro non ci annoiamo!!!

Grazie a Cristina per averci dedicato il suo tempo. In bocca al lupo e buona scrittura!
Grazie a te per avermi ospitata nel tuo blog, mi ha fatto veramente piacere! Crepi il lupo!

Per oggi è tutto! Spero di tornare presto con nuove recensioni!

martedì 5 maggio 2015

Da "Briciole di parole", una nuova recensione!

Buonasera a tutti! Oggi sul blog "Briciole di parole" è uscita una nuova recensione su "Celeste".
Vediamo subito cosa pensa Rosa di questo romanzo!!!



Celeste
di Cristina Vichi
Self-publishing
Anno 2015 
Pagine 342 
Asin: B00VDFM6IK

Celeste è una ragazza dal cuore selvaggio e impavido, con una forza emotiva talmente spiccata da riuscire a ribellarsi alla corrente ideologica di tutta la nobiltà. L’inaspettato incontro con l’amore sconvolgerà non poco la sua vita, ma lei combattiva e diffidente, cercherà di resistere con tutte le sue forze a quel turbine di emozioni profonde e sconosciute penetrate nel suo cuore senza chiedere il permesso. Il passato, però, con i suoi drammi e inganni, sta per esplodere e Celeste si trova proprio al centro di tutto, perché ciò che lei è dipende anche da avvenimenti accaduti quando ancora non era nata.
Celeste è il romanzo d'esordio di Cristina Vichi, e io ho avuto la possibilità di leggerlo addirittura prima dell'uscita ufficiale grazie al fatto che il blog ha partecipato al tour promozionale, aggiudicandosi anche l'opportunità di intervistare l'autrice - se volete leggere l'intervista la trovate cliccando qui. Devo ammettere che come esordio è abbastanza buono, certamente ci sono alcuni aspetti che possono migliorare (si può sempre migliorare nella vita), ma tutto sommato leggere questa storia è stato molto piacevole, le pagine filano che è una meraviglia e di certo non ci si annoia in quanto non mancano affatto le sorprese e i colpi di scenaQuella raccontata in Celeste è una storia dai connotati epici e fiabeschi allo stesso tempo, una storia dove c'è la classica contrapposizione del bene e del male, dove i buoni e i cattivi si affrontano e anche se la strada non sarà per nulla facile, tra tradimenti, inganni e menzogne alla fine, come di consueto, i buoni vinceranno e giustizia sarà fatta. Non manca neanche una punta didramma, tra personaggi creduti perduti per sempre e ricongiungimenti inaspettati, e ovviamente non manca l'amore e il romanticismo che ci stanno sempre bene.

Celeste ha doti speciali, ha coraggio, determinazione, forza interiore e anche astuzia. Persone così sono rare e possono migliorare il mondo, per questo deve compiere il suo destino.


La protagonista, colei che dà il nome al romanzo, Celeste, è una ragazza impavida, coraggiosa e testarda, ha un bel caratterino. Ho apprezzato molto il fatto che la nostra eroina combatta contro le imposizione del suo tempo che considerano le donne solo e unicamente come degli oggetti, come dei mezzo che, attraverso i matrimoni combinati, servivano solo per ottenere ciò a cui gli uomini, siano essi padri e/o mariti ambivano, ossia ricchezza e potere. Grazie alla sua posizione, che non vi svelerò, dovete scoprirlo da soli leggendo il libro, Celeste avrà la possibilità di cambiare le cose e la ragazza farà tutto ciò che è in suo potere per tentare di cambiare le sorti del regno, un regno che si trova in mano a uomini corrotti e malvagi.
L'unica cosa che avrei preferito fosse trattato in modo diverso è l'ambientazione, che è poco tratteggiata e alquanto indefinita, almeno per i miei gusti; e anche alcuni dialoghi li ho trovato troppo stilisticamente distanti da quelli che si addicono all'epoca storica in cui è ambientata la vicenda.
Tre stelle



Ecco!!! Anche questa opinione è stata  espressa!!! E voi? Che ne pensate? Aspetto i vostri commenti!!!!

lunedì 4 maggio 2015

Da tanta voglia di te...alla pesca!" ecco l'opinione su "Celeste"

Buongiorno a tutti!!!

Stamattina sul blog "Tanta voglia di te... alla pesca" è uscita questa recensione su "Celeste"
Sono stra felice di condividerla anche sul mio blog!


#11 Book: Celeste di Cristina Vichi

Ciao ragazze,
oggi vi parlo di un romanzo che non dovete assolutamente perdere: Celeste di Cristina Vichi.
scheda tecnica
    Titolo: Celeste
    Autore: Cristina Vichi
    Editore: Selfpublishing
    Pagine: 338 (formato ebook su Amazon)
    Pubblicazione: 1 aprile 2015
TRAMA
Celeste, principessa del regno di Valleran, viene rapita il giorno del suo sesto compleanno mentre si reca al convento nel quale sarebbe stata educata per dieci lunghi anni. Da quel momento, la bimba crescerà insieme al suo rapitore e verrà a conoscenza della sua vera origine fatta da violenze e inganni.  Solo dopo aver conosciuto l’amore e grazie al suo carattere forte e ribelle, deciderà di riscrivere il suo destino e di riprendersi quello che dal passato le è stato tolto prima ancora che lei nascesse.
AUTORE 

Cristina Vichi è nata nel 1985 a Rimini e si è diplomata al liceo Psicopedagogico.
Mamma di 3 bambini, assistente dentista e cameriera occasionale, asseconda la sua passione ritagliandosi spazi di tempo per scrivere.
RECENSIONE
Dopo la profonda delusione dell’ultimo libro che ho letto (Le notti di Salem di Stephen King), finalmente ho avuto tra le mie mani un romanzo che ha conquistato il mio cuore e soprattutto la mia mente dopo tanto tempo. (era ora!). E’ la prima volta che recensisco un romanzo scritto da una giovane ragazza italiana che ha voluto che leggessi il suo libro (grazie per la fiducia!) ed è la prima volta che leggo un romanzo che non rientra nei miei generi.
Celeste è in apparenza un romanzo storico (ambientato in un’epoca sconosciuta), ma che in realtà racchiude un pò diversi sottogeneri: dal mistero dei romanzi gialli, alle scene di tortura e di violenza tipici dei thriller per finire alle scene romantiche e delicate di un romanzo rosa.
Cristina Vichi, autrice di questo romanzo, è un’abile manipolatrice degli eventi e una perfetta reincarnazione delle Parche per la sua invidiabile capacità di creare eventi paralleli che si intrecciano tra di loro e quando sembra che non ci sia una soluzione, quando i personaggi si trovano con le spalle al muro, ecco che Cristina riesce a trovare un varco nel muro, una via di fuga o il momento perfetto per uscirne fuori.
L’interesse ti cattura fin dalle prime pagine e non ti lascia fino all’ultima: l’autrice è in grado di tenere alta la soglia di attenzione del lettore. Riesce ad equilibrare la descrizione dei dettagli di un personaggio o di un ambiente o di una storia senza essere prolissa o striminzita. Proprio grazie a questa abilità che il momento di lettura del suo romanzo è stato davvero piacevole, lasciando in me la voglia di voler continuare.
Nel suo romanzo, ogni personaggio ha un ruolo ben preciso nella storia, nessuno è lasciato al caso o a fare da contorno. Ognuno di loro è ben caratterizzato, con una precisa personalità. Addirittura alcuni di loro, hanno anche un doppio nome con un preciso significato. A proposito del nome, ho apprezzato l’utilizzo di nomi italiani e pochi stranieri, non perchè io sia contraria a questa tipologia, ma contribuiscono a rendere i personaggi famigliari e più vicini al lettore (alla fine gli scrittori stranieri usano sempre nomi stranieri, mica italiani ^__^).
Ho apprezzato davvero tanto il suo stile narrativo così semplice e chiaro nonostante l’intreccio degli eventi e l’utilizzo dei doppi nomi. Non mi ha permesso nemmeno una volta di lasciarmi nel dubbio o confusa da dover rileggere o interpretare come mi succede in altri libri.
Ora, entrando nel vivo della storia, il mio personaggio preferito è stato re Riccardo, avrei preferito che Celeste si fosse innamorata di lui piuttosto che di Alessandro, sarò controcorrente, ma mi sta davvero antipatico (la scrittrice non me ne voglia). La suoraMatilda e la serva Lucia sono l’emblema della cattiveria, personaggi da far venire davvero la pelle d’oca, ben riuscite, più pericolose di re Umberto.
Io, ora, mi aspetto davvero tanto dalla scrittrice per i suoi prossimi romanzi. Spero che ne dedicherà alcuni alla vita in convento e alla vita nel villaggio sugli alberi, magari con delle storie parallele ai personaggi di Celeste o dei piccoli corti. Giuro, che morivo dalla curiosità di sapere di più su quei mondi curiosi. Mi piacerebbe tanto se creasse dei Spin-off, sarei la prima a leggerli! E soprattutto sono curiosa di sapere come caspita è riuscita a creare un romanzo così bello nonostante la sua giovane età, tre figli e una vita matrimoniale sulle spalle. Cara Cristina hai la mia completa ammirazione.
baci. K.



Ecco qua!!! Anche per oggi è tutto! Che ne pensate? La recensione vi ha incuriosito? Aspetto ogni vostra opinione nei commenti!!!
A presto!

venerdì 1 maggio 2015

Da "Scribacchiando in soffitta" Recensione "Celeste"

Buon 1° maggio a tutti!!!
Oggi è uscita la recensione di "Scribacchiando in soffitta", sul libro "Celeste".
Ecco cosa pensa Menta di questo romanzo:




Titolo: Celeste
Autore: Cristina Vichi
Editore: Selfpublishing su Amazon
Genere: Romanzo storico
Prezzo ebook: € 2,99
Prezzo cartaceo:  € 12,48
Pagine: 342
Data di pubblicazione: 28.03.2015
Voto:
Trama:

Celeste è una ragazza dal cuore selvaggio e impavido, con una forza emotiva talmente spiccata da riuscire a ribellarsi alla corrente ideologica di tutta la nobiltà.
L’inaspettato incontro con l’amore sconvolgerà non poco la sua vita, ma lei combattiva e diffidente, cercherà di resistere con tutte le sue forze a quel turbine di emozioni profonde e sconosciute penetrate nel suo cuore senza chiedere il permesso.
Il passato, però, con i suoi drammi e inganni, sta per esplodere e Celeste si trova proprio al centro di tutto, perché ciò che lei è dipende anche da avvenimenti accaduti quando ancora non era nata.


Biografia autrice:
Cristina Vichi è nata nel 1985 e si è diplomata al liceo Psicopedagogico.

Mamma di 3 bambini e assistente dentista, asseconda la sua passione per la scrittura portando all’esordio il suo primo romanzo “CELESTE”.




In un imprecisato momento del nostro passato,tra castelli e nobili,più o meno valorosi,si svolge una storia di amore e di coraggio. Stefano e Margherita sono rispettivamente un Capitano delle guardie e una principessa,ovviamente il loro è un amore impossibile ma non per questo meno intenso. Il destino non sarà clemente con loro ma da questa unione nascerà Costanza(o meglio Celeste),una bimba bella e fiera,costretta dal nonno paterno a crescere,alla morte della madre,con un patrigno freddo e insensibile deciso a richiuderla per dieci lunghi anni in un convento. 
Il destino di Costanza/Celeste non è però quello di vivere in gabbia,per sua fortuna un uomo sconosciuto giungerà in suo soccorso in estremis,dandole la possibilità di crescere serena e amata,lontana dagli intrighi della corte. Celeste cresce forte,bella ma soprattutto indomita. Niente e nessuno è in grado di controllarla,lei decide per se stessa. E anche nel momento in cui si "scontrerà" con il vero amore,la sua testardaggine le procurerà più di un problema. Celeste è un personaggio molto moderno,in un mondo maschilista e crudele. Attorno alla protagonista ruotano una serie di personaggio meravigliosi o terrificanti a seconda dei casi. Abbiamo a che fare,infatti,con una nobiltà crudele,dove l'uomo è l'unico ad agire mentre le donne sono ridotte alla stregua dei soprammobili,il nonno,il patrigno e il promesso sposo di Celeste sono tre esempi lampanti di uomo-maschilista,che all'epoca in cui è ambientata la storia erano effettivamente la normalità anche se nel romanzo vengono descritti in maniera accentuata. La nonna e la mamma di Celeste invece sono i classici esempi di donne sottomesse e sfruttate per gli interessi del casato,costrette a matrimoni senza amore né rispetto. Ho trovato molto commovente la figura della nonna e la sua triste fine,come anche l'amicizia tra Ivan e Michele,così profonda a sincera. Invece Alessandro l'amore bello e sfrontato di Celeste invece mi ha irritata non poco dall'inizio alla fine,in più di un passaggio l'avrei preso letteralmente a schiaffoni.
Lo stile di scrittura dell'autrice è semplice e scorrevole,le descrizioni sono accurate e convincenti,un romanzo ideale per tutti coloro che amano l'avventura e l'amore.
In alcuni passaggi si nota la mancanza di un editor ma sono piccolezze dovute all'inesperienza della scrittrice,due esempi lampanti sono: l'utilizzo dei diminutivi in epoca medievale,cosa che stona non poco e la mancanza di una scala gerarchica all'interno della nobiltà,sono tutti denominati "Re".
Ma sono solamente piccole sviste,l'esperienza insegna,la cosa fondamentale è la bravura e quella credo che ci sia tutta....buon lavoro e buona fortuna Cristina!



Ecco qua, anche per oggi è tutto! Naturalmente se vorrete farmi sapere la vostra opinione sulla recensione o sul romanzo io sono sempre curiosa!!!
A presto!!!