CELESTE: L'Ardore di una Donna

 

Titolo: Celeste: L'Ardore di una Donna
Autore: Cristina Vichi
Editore: Selfpublishing su Amazon
Genere: Romance/Avventura
Data di pubblicazione II edizione: 24/07/2016

Pagine: 340

Prezzo ebook: € 2,99
Prezzo cartaceo: € 12,48

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Leggi l'Incipit: Celeste: L'Ardore di una Donna





TRAMA
Celeste è una ragazza dal cuore selvaggio e impavido, con una forza emotiva talmente spiccata da riuscire a ribellarsi alla corrente ideologica di tutta la nobiltà.
L’inaspettato incontro con l’amore sconvolgerà non poco la sua vita, ma lei combattiva e diffidente, cercherà di resistere con tutte le sue forze a quel turbine di emozioni profonde e sconosciute penetrate nel suo cuore senza chiedere il permesso.
Il passato, però, con i suoi drammi e inganni, sta per esplodere e Celeste si trova proprio al centro di tutto, perché ciò che lei è dipende anche da avvenimenti accaduti quando ancora non era nata.

Celeste: L'Ardore di una Donna è il prequel di Celeste: La Forza di una Regina.
Entrambi i romanzi sono autoconclusivi.









E ora conosciamo meglio i personaggi di questo romanzo:



Protagonisti




Celeste è una ragazza dallo spirito libero, che adora cavalcare fino all’estremo della velocità, quasi a raggiungere la fusione con il vento stesso.
Il suo animo sensibile le fa percepire gli stati d’animo delle persone che la circondano, anche se queste non li esplicitano direttamente. E’ anche molto recettiva alle emozioni offerte dalla natura, ama gli spazi aperti e gli ambienti suggestivi.
E’ un personaggio caratterizzato da una forza d’animo particolarmente accentuata, che le permette di essere assolutamente indifferente a ciò che l’ideologia del suo tempo si aspetti da una donna. A rafforzare il suo carattere già determinato conta, però, anche l’ambiente in cui trascorre dieci anni della sua vita.
Si dedica con passione a migliorare sempre di più la tecnica con la spada.  Il suo modo di combattere è calcolato e ponderato sui suoi punti di forza, ovvero equilibrio, velocità di riflessi e un eccezionale controllo del proprio corpo.
Celeste è una ragazza estroversa e impulsiva. Davanti alle diverse situazioni reagisce sempre in modo inaspettato, generando curiosità o ira nelle persone davanti a lei.
E’ anche particolarmente ironica, con la battuta sempre pronta, si prende gioco di chiunque tenda a sopravvalutarsi, o di chi pensa di poterle mettere i piedi in testa. Alle volte le sue battute sono sfacciate e colpiscono dirette, altre volte, invece, sono avvolte da discrezione e astuzia, per evitare di essere smascherata.
Il suo temperamento ribelle si presenta anche nell’incontro con l’amore; infatti Celeste cerca di resistere ad esso, mettendo un muro invalicabile di fronte a lei. Non sarà un’impresa facile trovare la strada per raggiungere il suo cuore.
L’incontro con Alessandro la sconvolgerà non poco; decisa a resistere alle sue continue avance, gli risponderà a lungo per le rime, provocando in lui comportamenti esuberanti, in una reazione a catena forse infinita.


Alessandro è un ragazzo sicuro di sé, un pizzico spavaldo e decisamente impulsivo.
E’ un tipo ammirato dalle ragazze, forse il più ambito del villaggio. Questa consapevolezza lo rende un po’ esuberante e sarà motivo di ostacolo al suo approccio con Celeste, decisamente diversa dalle altre fanciulle.
E “catturato” da Celeste fin dal primo sguardo e si dimostra subito sicuro di poterla conquistare. Rimarrà sempre più sbalordito davanti alle sue impensabili e affascinanti reazioni.
L’atteggiamento ribelle e indomabile della ragazza continuerà a incuriosirlo e a stuzzicarlo sempre di più, generando un’attrazione irresistibile verso di lei. Per lui diventerà immediatamente impossibile starle lontano.
L’intensità dei sentimenti che prova Alessandro per Celeste genera in lui, sia il desiderio di riuscire a gestire il suo carattere selvaggio, sia l’impulso di proteggerla da tutti i pericoli. Queste due facce di provocazione e protezione si alterneranno continuamente nel corso del romanzo.
Durante la storia il personaggio di Alessandro andrà incontro a un profondo cambiamento, dovuto soprattutto al suo amore per Celeste. Questo sentimento lo renderà via via più maturo e meno impulsivo.


«Tieni molto a lei?», osò chiedere Marlok..

«È imprevedibile... il suo temperamento selvaggio è affascinante e se si arrabbia diventa una forza della natura. Quando la guardo, mi perdo nei suoi occhi, come se il mio corpo non esistesse più senza di lei. Se si allontana da me, sento che mi manca l’aria: è una sensazione terribile. Poi, quando sorride... il suo sorriso mi attraversa il petto come un fulmine nel cielo stellato. È un’emozione così intensa che mi sembra di impazzire di gioia...». Non gli era venuto difficile trovare le parole per spiegare le sue emozioni.

Marlok lo aveva ascoltato in silenzio.

All’improvviso l’espressione di Alessandro perse tutta la sua luminosità.

«Comunque, lei mi odia...», aggiunse tristemente.

Marlok sorrise fra sé e sé:

«Forse è odio... forse è amore... solo se fosse indifferenza non avresti speranza di conquistarla!».



La complessa storia d’amore fra Celeste e Alessandro è importante e farà da sfondo a tutte le vicende del romanzo. Ci sono però diversi misteri e cambiamenti di ambientazione che avranno uguale importanza, per cui il romanzo non è centrato solo su di loro.





Antagonisti




Re Gregorio è il primo antagonista a comparire in questo romanzo. Il male provocato dalle sue azioni avrà gravi conseguenze sul futuro degli altri personaggi e cambierà completamente il corso della storia. Gli incubi, per ciò che ha compiuto, lo perseguiteranno per tutta la vita, ma lui, troppo preso dalla brama di potere e ricchezza, li ignorerà. E’ un uomo incapace di amare, neanche sua nipote susciterà in lui alcun tipo di sentimento. Freddo e calcolatore non gli importa di nessuno fuorché di se stesso.

Re Umberto è il genero di re Gregorio e ha diversi tratti simili a lui. E’ un uomo corrotto, disposto a tutto pur di avere potere. Non è un re di sangue reale, un grande mistero ruota attorno alla sua carica nobiliare. Incapace di amministrare  il regno  sperpera la sua enorme ricchezza,  trovandosi in difficoltà economica. Per risolvere la sua critica situazione finanziaria cerca un ricco nobile a cui donare la figlia, in cambio di ricchezza. E’ una persona piuttosto grezza, non molto intelligente, per cui è spesso tratto in inganno. La sua prepotenza e la sua collera diventano però pericolose, soprattutto quando si sente sfidato.

Suor Matilda è l’avida responsabile del convento. E’ una donna astuta e profondamente perfida, è disposta a tutto pur di raggiungere i propri scopi. Utilizza il convento per arricchirsi, è stata lei a trasformarlo in un riformatorio per principesse, in cambio di laute ricompense.  Dietro il velo da suora nasconde un segreto,  che sarà la chiave per farle ottenere esattamente ciò che desidera, potere e ricchezza.

Margot è l’antagonista per eccellenza di Celeste. Ha la sua stessa età ed è particolarmente affascinante. E’ molto invidiosa di Celeste ed è sempre in competizione con lei. La sua indole malefica e corrotta si scontra con quella coraggiosa e ironica di Celeste, in una “guerra all’ultima parola”.   Le frecciatine che si lanciano tra loro, spesso sono incomprensibili agli altri personaggi, perché astutamente mascherate. L’animo di Margot è irrimediabilmente malvagio , detesta Celeste con tutte le sue forze.

Re Rodolfo è un nobile presuntuoso e pieno di sé. Convinto di poter disporre a suo piacimento delle persone, nel suo primo incontro con Celeste rimane folgorato dalla sua schiettezza e dal suo temperamento incontrollabile. Accanto al morboso desiderio di essere il prescelto, per ottenere la mano dell’ambita principessa, cresce in lui un profondo risentimento per le umiliazioni che Celeste gli ha fatto incassare. Ben presto avere la ragazza in moglie diventa un’ossessione e sarà disposto a tutto pur di manifestare alla nobiltà che ottiene sempre quello che vuole.

Nel romanzo ci sono altri personaggi di indole immorale, alcuni supportano gli antagonisti, altri agiscono indipendentemente, ma sono di rilevanza secondaria.


Secondari




Considerando qualche comparsa i personaggi  di questo romanzo sono più di venti.
Alcuni, tra i personaggi definiti “secondari”, hanno in realtà un ruolo molto importante all’interno della storia. Qui di seguito i più significativi.

Stefano è il vero padre di Celeste, pugnalato al cuore dal suo migliore amico all’inizio del romanzo. L’importanza di questo personaggio è fondamentale all’interno della storia, la sua presenza affiancherà Celeste durante l’intero romanzo.

Marlok è un pirata. E’ un uomo misterioso  e intelligente, che aspetta con pazienza  il momento giusto per attuare la sua vendetta, tramata per tanti anni nel suo cuore. Il mistero che avvolge il suo passato è in qualche modo legato a Celeste. E’ un combattente senza eguali  e diventa il secondo maestro di Celeste nell’uso della spada. Dietro al suo aspetto minaccioso, nasconde uno spirito nobile e un cuore sensibile. Il rapporto fra lui e Celeste è particolarmente importante, inizia con una stima reciproca e si sviluppa, nel corso della storia, in un sentimento di profonda amicizia.
Marlok è l’unico, tra i personaggi che affiancano Celeste, a non assumere un atteggiamento protettivo nei suoi confronti. Ammira il suo spirito selvaggio e coraggioso e fa leva proprio su quello per tirare fuori il meglio di lei, con disappunto di Alessandro.

Michele è il migliore amico di Stefano ed è proprio colui che lo pugnala al cuore, ottenendo così il posto di capitano nell’esercito di Re Gregorio. E’ un uomo spigliato e furbo, con un’indole particolare a ingannare le persone. Le sue azioni influiscono sul corso della storia in modo determinante.

Re Riccardo è un ricchissimo nobile dal cuore generoso. Incontra Celeste in un ballo a corte e si innamora sinceramente di lei. La sua capacità di osservazione è fuori dal comune, riesce a comprendere ciò che nessuno immagina. Celeste è immediatamente colpita dal suo animo sensibile e rispettoso, decisamente diverso da quello degli altri nobili.

La regina Eleonora è la moglie di Gregorio. E’ una donna affaticata dalle sofferenze subite, dimostra più anni di quelli reali. E’ angosciata dalle vicende vissute da sua figlia Margherita ed è tormentata dal dispiacere di non aver potuto far nulla per aiutarla. Il suo dolore aumenta notevolmente quando le viene negato di conoscere la sua nipotina.

Suor Anna è una donna dolce e dall’animo puro. Vive al convento insieme a suor Matilda con la precisa intenzione di limitare il male provocato dall’avida suora. La sua fede é sincera e si dedica alla sua vocazione con fiducia e coraggio, aiutando chi si trova in difficoltà. E’ contraddistinta da un carattere ottimista e gioioso, che trasmette speranza in chi le è accanto. E’ stata la migliore amica di Margherita, la mamma di Celeste.

La vecchia del bosco è un personaggio strano. Non si capisce se è in possesso o meno delle sue facoltà mentali, perché i suoi discorsi sono strampalati e il suo comportamento bizzarro, crede di poter vedere il futuro delle persone. Grazie ai suoi intrugli ha salvato la vita alla madre di Alessandro quando era incinta, questo avvenimento le dona importanza all’interno della vicenda.


Ambientazioni


Il castello di Valleran è la dimora di re Umberto. Attorno a questo castello ruota un mistero.  E’ stato il papa a consegnare la dimora di Valleran ad Umberto e in quella stessa notte l’ha proclamato re. I membri della famiglia originaria sono stati perseguitati e uccisi. Umberto, da semplice soldato del papa, è diventato nobile. Nessuno conosce la fonte dell’immensa ricchezza ottenuta da Umberto dopo questo evento.

Il castello di Asserlay è la dimora di re Gregorio.  Lo spazio che lo circonda è estremamente vasto. All’interno della tenuta c’è un bosco suggestivo e affascinante, è il luogo dove Stefano e Margherita trascorrevano il loro tempo insieme, prima di quella notte maledetta.

Il convento di suor Matilda è isolato nel bosco. Circondato da alte mura, è una struttura ampia e imponente. Questo luogo è proprietà di suor Matilda, per cui lei può disporne come vuole. E’ stato un dono di suo padre, dopo averla costretta a diventare suora. 

La fattoria nella radura è un luogo meraviglioso.  Si trova all’uscita del bosco, in una prateria immensa, circondata da montagne e profumo di libertà. Sopra la radura si trova una cascata, le cui acque arrivano a scorrere fino alla pianura, accanto alla fattoria.  Inizialmente c’è solo un capanno malridotto e abbandonato. Quel capanno sarà ristrutturato e ampliato con recinti di cavalli, maiali e polli, diventando un’incantevole fattoria circondata dalla pace. Questo è un luogo a cui Celeste è particolarmente affezionata, è la sua casa.


Il villaggio sugli alberi è nascosto nel fitto del bosco. In questo luogo si sono rifugiati molti contadini, fuggiti dalle loro case a causa del malgoverno di Umberto. Le capanne sono costruite sopra gli alberi e ci sono scalette e ponti che collegano le abitazioni. Inizialmente gli abitanti erano pochi, ma con il passare degli anni il villaggio diventa sempre più grande.  I fondatori del villaggio sono i punti di riferimento per tutti gli abitanti e sono rispettati e benvoluti da tutti, perché gestiscono quel piccolo paese, isolato dal mondo, con criteri di giustizia e rispetto. Il clima generale è di tranquillità e pace.





Brevi estratti dal romanzo:




1)  Mentre Celeste passava davanti alla porta d’ingresso, essa si spalancò bruscamente e apparve una vecchia dai capelli bianchissimi e dal viso raccapricciante.

Davanti a quella visione la giovane balzò all’indietro.

«Ti stavo aspettando!», gracchiò la vecchia.

Celeste si guardò intorno, confusa:

«Dite a me?».

La vecchia sgranò gli occhi:

«Certo! Perché, c’è qualcun altro?». Si sporse per guardare fuori.

«No...», rispose lei, incerta.

«Avanti, entra!», le ordinò la donna.

Celeste ubbidì.

Varcata la soglia, l’odore di qualcosa che bolliva in pentola era nauseante.

La vecchia fece accomodare la fanciulla proprio accanto a quel terribile puzzo. La afferrò per le braccia, stringendola con le sue mani rugose dalle unghie lunghe e gialle.

Improvvisamente quella strana donna strabuzzò gli occhi che cominciarono a roteare, finché non diventarono completamente bianchi.

Celeste si spaventò e cercò di scappare, ma la presa di quella vecchia era stranamente potente.

Dopo pochi istanti la donna tornò al suo sguardo normale.

«Ho visto un’immagine del tuo futuro!», le rivelò. «Stavi morendo con una corda intorno al collo».

Celeste si toccò istintivamente la gola, preoccupata.

«Volete dire che sarò impiccata?», domandò.

«Cara bambina, il futuro non mostra immagini in ordine cronologico; non ho idea del perché quella corda fosse attorno al tuo collo, non so neanche cosa accadrà dopo. È più facile vedere i momenti in cui le persone sono molto vicine alla morte, rispetto a quelli in cui lo sono definitivamente. Ciò che posso dirti per certo è questo: o muori o resti viva!».

«Non è molto rassicurante...», rispose Celeste, dubbiosa. Non sapeva se fosse il caso o meno di preoccuparsi.

Improvvisamente la vecchia la afferrò per un braccio e la accompagnò alla porta.

«Ora vattene! Ho molto da fare!», esclamò, scocciata.

Celeste la guardava, speranzosa:

«Non potreste dirmi anche qualcosa di bello sul mio futuro?». «Tu spera di non morire con una corda intorno al collo, così il tuo futuro sarà certamente più bello!». Così dicendo, la vecchia le chiuse la porta in faccia.
 


2)  Appena furono di spalle, Rodolfo trattenne Celeste per un braccio.

«Se credete di fare la furba con me, vi sbagliate di grosso...», sussurrò, avvicinandosi a lei più del consentito per intimorirla. «Ho capito bene la vostra ironia a cena e vi avverto: con me non si scherza!». Il suo sguardo era cattivo.

Celeste ritrasse il braccio con uno strattone deciso.

«Vi avverto io, Rodolfo...», replicò senza nessuna titubanza, «...è con me che non si scherza! Ritirate immediatamente la proposta di matrimonio o vi umilierò a tal punto da rovinarvi la vita per sempre!», gli intimò, agguerrita. In quell’istante era lei stessa a invadere il suo spazio: lo fissò dritto negli occhi, senza paura né indecisione.

Davanti alla forza d’animo di quella giovane, Rodolfo rimase impietrito: lo aveva minacciato ed era anche riuscita a incutergli soggezione. Gli ci volle un po’ per rendersi conto di quanto era accaduto e, nel frattempo, lei se n’era già andata. Poco dopo anche lui uscì dalla sala da pranzo.

All’ingresso Umberto stava baciando senza pudore la sua promessa sposa davanti allo sguardo schifato di Celeste. Quando vide Rodolfo, si ricompose e farfugliò, imbarazzato:

«Be’, se volete baciarvi anche voi, io non ho obiezioni, così siamo pari!».

Era proprio l’occasione che Rodolfo aspettava da qualche tempo. Quella stupida ragazzina non avrebbe fatto storie davanti al padre e lui avrebbe evitato il rischio di non riuscire a gestirla.

L’uomo si avvicinò baldanzoso alla fanciulla: già pregustava il sapore di quel bacio; avrebbe anche osato metterle una mano sul sedere, tanto non se ne sarebbe accorto nessuno. Finalmente poteva prendersi la rivincita su quell’odiosa principessa che si era azzardata a sfidarlo e a mancargli di rispetto.

Celeste non sapeva come fare. Sarebbe stato meglio togliersi da quella situazione senza smascherarsi, ma non avrebbe mai permesso a quell’orrendo uomo di baciarla. Ebbe una sola idea: fece un passo avanti verso Rodolfo, facendo credere di acconsentire, poi si lasciò cadere a terra come un sasso, fingendo un mancamento.

Umberto gridò:

«Mia figlia sta male! Accorrete, presto!».

 

3) «È tutto risolto con vostro nonno: abbiamo la sua benedizione per il matrimonio!», annunciò con un sorrisetto malizioso.

Dentro di sé Celeste sentiva un profondo senso di ingiustizia per quanto avevano dovuto subire sua madre e sua nonna. Quella frustante sensazione di impotenza per ciò che era accaduto ancor prima che lei nascesse, la amareggiava e le riempiva il cuore di tristezza. Rodolfo, con quell’aria prepotente e insensibile, di chi pensa di poter calpestare i sentimenti di chiunque per raggiungere i propri scopi, capitava proprio in un momento critico.

«Comprare nobili senza princìpi morali è facile, ma non potrete mai comprare me!», dichiarò, secca. «Voi non avete un briciolo di dignità, siete una persona vuota dalla testa ai piedi!». Lo guardò dall’alto al basso, con disprezzo.

«Ora basta!», le ordinò lui, furibondo.

Per lei non era sufficiente e gli sorrise, cinica:

«Una presunzione così grande in un cervello così piccolo... siete un pessimo abbinamento di difetti!».

«State attenta a come parlate!», la minacciò Rodolfo. I suoi nervi erano tesi e gli occhi infuocati.

«Perché? Che farete? Pagherete mio nonno per punirmi?», lo canzonò Celeste. Non appena ebbe pronunciato quelle parole se ne andò, lasciandolo lì come un idiota.


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