giovedì 9 aprile 2015

Intervista a Cristina Vichi

Buongiorno a tutti!!!
Oggi vi rendo partecipi delle domande che Rosa, di Briciole di Parole, mi ha proposto durante la sesta tappa del blog tour di "Celeste"! 

Intervista a Cristina Vichi, autrice di Celeste. (Da Briciole di Parole)


- Ciao Cristina, benvenuta su Briciole di Parole. Sono emozionata perché credo che questa sia la tua prima intervista, vero? Prima di tutto parlaci un po’ di te, chi sei, da dove vieni... dove sei diretta :)

Ciao Rosa, per me è un onore essere ospitata nel tuo blog e sono davvero emozionata, perché immaginavi bene, è la mia prima intervista. La mia vita è piacevolmente intensa, sono mamma di tre bambini e corro come una pazza dalla mattina alla sera. Il tempo è sempre poco e spesso ho quella terribile sensazione di non arrivare dappertutto. Fin dal liceo ho sempre preso le decisioni che mi permettessero di avere una famiglia mia, numerosa e piena di allegria e devo dire che sono molto contenta di aver realizzato questo mio sogno. I miei figli sono ancora piccoli, Alice ha 8 anni, Nicola 6 e Leonardo quasi 2, il mio viaggio con loro è ancora lungo e il mio primo pensiero è accompagnarli in questa meravigliosa avventura che è la vita.

- Celeste è il tuo romanzo d'esordio: a cosa ti sei ispirata e come è nata la storia? E' stata la prima storia che hai provato a scrivere?

 Sinceramente non pensavo davvero di scrivere un libro… Poi questa storia continuava a invadermi la mente, ce l’avevo in testa da anni, ma non avevo mai pensato di scriverla. Mi piaceva molto il nome Celeste, se avessi avuto un’altra bambina l’avremmo chiamata così. Una domenica pomeriggio ho iniziato a scrivere un pezzetto, a matita ovviamente, io e la tecnologia andiamo poco d’accordo. Ricordo che Alice, visto che avevo preso un quaderno intero,  mi disse « Perché sprechi un quaderno? Non lo finirai mai tutto…» Ne ho terminati tre, e Alice è diventata la mia prima sostenitrice.  E’ stata in assoluto la prima storia che ho provato a scrivere, forse per questo è rimasta astratta e solo per me tanto a lungo.
- Mi è piaciuta molto Celeste, è una ragazza impavida, coraggiosa, ribelle e testarda, e non ha paura di essere se stessa in un epoca dove le donne venivano trattate alla stregua di oggetti e merce di scambio. Quanto di te c’è in lei e quanto il tuo personaggio si ispira caratterialmente a persone reali o ideali?

 L’ispirazione per questa storia è nata proprio dal personaggio di Celeste, desideravo far vivere un’eroina forte, ribelle, con un carattere capace di stupire. Sai quando leggi un libro o guardi un film e ti dici “ si, però se la protagonista fosse stata più.. o meno..” Ecco, io avevo un profondo desiderio di creare una protagonista esattamente come piaceva a me e l’ho piazzata in un contesto affascinante, quello del passato, tra nobiltà e intrighi di corte. Celeste compie scelte coraggiose perché desidera realizzare al meglio la sua vita, vuole essere felice insieme alle persone che ama, anche se nel suo contesto tutto diventa più difficile. Essere felici è l’aspirazione di tutti e richiede sempre una buona dose di coraggio, quindi sì anche io m’ispiro a lei nel mio mondo, però non ho la lingua così tagliente.

- Il romanzo è dedicato a tua figlia Alice. Quanto è stato importante per te l’appoggio e il sostegno della tua famiglia e degli amici durante tutto il processo di stesura e pubblicazione del romanzo?

Quando ho deciso di concretizzare il romanzo sulla carta non credevo certo di arrivare a pubblicarlo. Questa storia inizialmente era solo mia, come fosse un segreto. Mia figlia Alice, che è un’inguaribile curiosa, voleva sapere cosa scrivessi, così ho iniziato a leggere a lei qualche pagina. Il suo entusiasmo per la storia è stato la molla che mi ha dato il coraggio per auto pubblicare. Però Alice è stata sincera «Mamma il tuo libro mi piace, ma Harry Potter è molto più bello!» Un altro giorno mi ha risposto «Nessuno può decidere della mia vita!» e in quel momento ho odiato Celeste e i suoi insegnamenti che mi si ritorcevano contro. In generale i miei figli sono stati l’ispirazione dell’intero romanzo. Loro neanche se ne sono accorti, ma ciò che ho provato dall'istante in cui ho saputo che esistevano mi ha fatto sentire le emozioni descritte poi in parti del romanzo. Senza dubbio è stato fondamentale l’appoggio di mio marito Emanuele. All'inizio si è armato di tutta la sua pazienza, la storia mi aveva coinvolta completamente e poco ci mancava fosse geloso di Alessandro (ahahah!). Poi ha avuto alcune idee per far quadrare meglio tutti i misfatti che avevo creato e infine si è davvero entusiasmato nel creare la copertina del libro. Conto sul suo sostegno anche per tutta la fase di post pubblicazione.

- Una cosa che mi piace tanto è curiosare nel dietro le quinte del lavoro di scrittore. Tu  personalmente come ti organizzi quando scrivi (ad esempio prepari una scaletta o scrivi di getto a seconda dell’ispirazione, il momento della giornata che preferisci dedicare alla stesura e cose di questo tipo), e come concili la tua vita di tutti i giorni con la scrittura?

Questa è proprio una bella domanda… Io ho scritto il romanzo di getto, anzi peggio, l’ho scritto in ogni luogo. Andavo in giro con quaderno, matita, gomma e temperino nella borsa. Mentre aspettavo Nicola a nuoto scrivevo sulle scale della tribuna, mentre Alice era a catechismo scrivevo in macchina nel parcheggio, mentre giocavo con Leonardo scrivevo sul pavimento della cameretta. Ci ho messo tre mesi a scrivere il libro, più uno per trascriverlo al computer e quasi due per revisionarlo. Spesso mi lamentavo perché avevo tutta la storia in testa ma non il tempo per scriverla, questo era frustrante. Almeno non ho avuto problemi di mancanza d’ispirazione! Seguendo le esigenze familiari la sera era il momento più opportuno per scrivere, quando tutti i bimbi dormivano, ma spesso ero stanca anch'io, quindi preferivo scrivere la mattina, Alice e Nicola erano a scuola e Leonardo faceva ancora il pisolino mattutino. Quel poco tempo però non mi bastava, così è nata l’idea di ottimizzare tutti i momenti della giornata scrivendo ovunque fossi.

- Solitamente chi scrive è anche un grande lettore. Tu che lettrice sei, quali sono i tuoi autori e generi preferiti?

 Purtroppo ora devo ammettere di essere la pecora nera… Mia figlia Alice legge moltissimo, vogliamo parlare di lei? Confesso che negli ultimi anni la lettura non è stata tra le mie priorità. Mi sono appassionata alla saga di “ Twilight” , che ho letto tutto d’un fiato e in passato “I pilastri della terra” è stato il libro che mi ha appassionato più di tutti. Preferisco i generi storici, intricati e misteriosi, con un’appassionante e ostacolata storia d’amore e adoro i lieti fine.

- Un ultima domanda: tre buoni motivi per cui i lettori dovrebbero leggere Celeste!

Sono troppo di parte per rispondere a questa domanda... Credo che Celeste sia un romanzo avvincente, ricco di colpi di scena e a tratti piacevolmente ironico. E’ per chi desidera trascorrere del tempo in un’epoca lontana, in un’atmosfera velatamente fiabesca ;) Questo è un romanzo che ho nel cuore, che mi ha profondamente emozionata e che mi ha permesso di vivere un’avventura che ho amato. Sarei felice se anche i lettori potessero vivere le emozioni che ho provato io nel scriverlo, credo che questa sia l’aspirazione di ogni scrittore.

Grazie Cristina, è stato davvero un piacere averti qui, in bocca al lupo per la tua nuova avventura!

Sono io a ringraziarti per avermi ospitata, mi ha fatto davvero piacere condividere un pezzetto di quest’avventura con te e i lettori. Crepi il lupo! E chissà che non ci si riveda in un'altra intervista, quando si entra in questo mondo, poi è difficile farne a meno…



Per oggi è tutto! Buon pomeriggio e a presto!!!




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