Buongiorno a tutti!!!
Oggi vi rendo partecipi delle domande che Rosa, di Briciole di Parole, mi ha proposto durante la sesta tappa del blog tour di "Celeste"!
Intervista a Cristina Vichi, autrice di Celeste. (Da Briciole di Parole)
- Ciao Cristina, benvenuta su Briciole di Parole.
Sono emozionata perché credo che questa sia la tua prima intervista, vero?
Prima di tutto parlaci un po’ di te, chi sei, da dove vieni... dove sei diretta
:)
Ciao Rosa, per me è un onore essere ospitata nel
tuo blog e sono davvero emozionata, perché immaginavi bene, è la mia prima
intervista. La mia vita è piacevolmente intensa, sono mamma di tre bambini e
corro come una pazza dalla mattina alla sera. Il tempo è sempre poco e spesso
ho quella terribile sensazione di non arrivare dappertutto. Fin dal liceo ho
sempre preso le decisioni che mi permettessero di avere una famiglia mia,
numerosa e piena di allegria e devo dire che sono molto contenta di aver
realizzato questo mio sogno. I miei figli sono ancora piccoli, Alice ha 8 anni,
Nicola 6 e Leonardo quasi 2, il mio viaggio con loro è ancora lungo e il mio
primo pensiero è accompagnarli in questa meravigliosa avventura che è la vita.
- Celeste è il tuo romanzo d'esordio: a cosa ti
sei ispirata e come è nata la storia? E' stata la prima storia che hai
provato a scrivere?
Sinceramente non pensavo davvero di scrivere un
libro… Poi questa storia continuava a invadermi la mente, ce l’avevo in testa
da anni, ma non avevo mai pensato di scriverla. Mi piaceva molto il nome
Celeste, se avessi avuto un’altra bambina l’avremmo chiamata così. Una domenica
pomeriggio ho iniziato a scrivere un pezzetto, a matita ovviamente, io e la
tecnologia andiamo poco d’accordo. Ricordo che Alice, visto che avevo preso un
quaderno intero, mi disse « Perché
sprechi un quaderno? Non lo finirai mai tutto…» Ne ho terminati tre, e Alice è
diventata la mia prima sostenitrice. E’
stata in assoluto la prima storia che ho provato a scrivere, forse per questo è
rimasta astratta e solo per me tanto a lungo.
- Mi è piaciuta molto Celeste, è una ragazza impavida,
coraggiosa, ribelle e testarda, e non ha paura di essere se stessa in un epoca
dove le donne venivano trattate alla stregua di oggetti e merce di scambio.
Quanto di te c’è in lei e quanto il tuo personaggio si ispira caratterialmente
a persone reali o ideali?
L’ispirazione per questa storia è nata proprio
dal personaggio di Celeste, desideravo far vivere un’eroina forte, ribelle, con
un carattere capace di stupire. Sai quando leggi un libro o guardi un film e ti
dici “ si, però se la protagonista fosse stata più.. o meno..” Ecco, io avevo
un profondo desiderio di creare una protagonista esattamente come piaceva a me
e l’ho piazzata in un contesto affascinante, quello del passato, tra nobiltà e
intrighi di corte. Celeste compie scelte coraggiose perché desidera realizzare
al meglio la sua vita, vuole essere felice insieme alle persone che ama, anche
se nel suo contesto tutto diventa più difficile. Essere felici è l’aspirazione
di tutti e richiede sempre una buona dose di coraggio, quindi sì anche io
m’ispiro a lei nel mio mondo, però non ho la lingua così tagliente.
- Il romanzo è dedicato a tua figlia Alice. Quanto è
stato importante per te l’appoggio e il sostegno della tua famiglia e degli
amici durante tutto il processo di stesura e pubblicazione del romanzo?
Quando ho deciso di concretizzare il romanzo sulla
carta non credevo certo di arrivare a pubblicarlo. Questa storia inizialmente
era solo mia, come fosse un segreto. Mia figlia Alice, che è un’inguaribile
curiosa, voleva sapere cosa scrivessi, così ho iniziato a leggere a lei qualche
pagina. Il suo entusiasmo per la storia è stato la molla che mi ha dato il
coraggio per auto pubblicare. Però Alice è stata sincera «Mamma il tuo libro mi
piace, ma Harry Potter è molto più bello!» Un altro giorno mi ha risposto «Nessuno
può decidere della mia vita!» e in quel momento ho odiato Celeste e i suoi
insegnamenti che mi si ritorcevano contro. In generale i miei figli sono stati
l’ispirazione dell’intero romanzo. Loro neanche se ne sono accorti, ma ciò che
ho provato dall'istante in cui ho saputo che esistevano mi ha fatto sentire le
emozioni descritte poi in parti del romanzo. Senza dubbio è stato fondamentale
l’appoggio di mio marito Emanuele. All'inizio si è armato di tutta la sua
pazienza, la storia mi aveva coinvolta completamente e poco ci mancava fosse
geloso di Alessandro (ahahah!). Poi ha avuto alcune idee per far quadrare meglio
tutti i misfatti che avevo creato e infine si è davvero entusiasmato nel creare
la copertina del libro. Conto sul suo sostegno anche per tutta la fase di post
pubblicazione.
- Una cosa che mi piace tanto è curiosare nel dietro
le quinte del lavoro di scrittore. Tu
personalmente come ti organizzi quando scrivi (ad esempio prepari una
scaletta o scrivi di getto a seconda dell’ispirazione, il momento della
giornata che preferisci dedicare alla stesura e cose di questo tipo), e come
concili la tua vita di tutti i giorni con la scrittura?
Questa è proprio una bella domanda… Io ho scritto
il romanzo di getto, anzi peggio, l’ho scritto in ogni luogo. Andavo in giro
con quaderno, matita, gomma e temperino nella borsa. Mentre aspettavo Nicola a
nuoto scrivevo sulle scale della tribuna, mentre Alice era a catechismo
scrivevo in macchina nel parcheggio, mentre giocavo con Leonardo scrivevo sul
pavimento della cameretta. Ci ho messo tre mesi a scrivere il libro, più uno
per trascriverlo al computer e quasi due per revisionarlo. Spesso mi lamentavo
perché avevo tutta la storia in testa ma non il tempo per scriverla, questo era
frustrante. Almeno non ho avuto problemi di mancanza d’ispirazione! Seguendo le
esigenze familiari la sera era il momento più opportuno per scrivere, quando
tutti i bimbi dormivano, ma spesso ero stanca anch'io, quindi preferivo
scrivere la mattina, Alice e Nicola erano a scuola e Leonardo faceva ancora il
pisolino mattutino. Quel poco tempo però non mi bastava, così è nata l’idea di
ottimizzare tutti i momenti della giornata scrivendo ovunque fossi.
- Solitamente chi scrive è anche un grande lettore. Tu
che lettrice sei, quali sono i tuoi autori e generi preferiti?
Purtroppo
ora devo ammettere di essere la pecora nera… Mia figlia Alice legge moltissimo,
vogliamo parlare di lei? Confesso che negli ultimi anni la lettura non è stata
tra le mie priorità. Mi sono appassionata alla saga di “ Twilight” , che ho
letto tutto d’un fiato e in passato “I pilastri della terra” è stato il libro
che mi ha appassionato più di tutti. Preferisco i generi storici, intricati e
misteriosi, con un’appassionante e ostacolata storia d’amore e adoro i lieti
fine.
- Un ultima domanda: tre buoni motivi per cui i
lettori dovrebbero leggere Celeste!
Sono troppo di parte per rispondere a questa domanda...
Credo che Celeste sia un romanzo avvincente, ricco di colpi di scena e a tratti
piacevolmente ironico. E’ per chi desidera trascorrere del tempo in un’epoca
lontana, in un’atmosfera velatamente fiabesca ;) Questo è un romanzo che ho nel
cuore, che mi ha profondamente emozionata e che mi ha permesso di vivere
un’avventura che ho amato. Sarei felice se anche i lettori potessero vivere le
emozioni che ho provato io nel scriverlo, credo che questa sia l’aspirazione di
ogni scrittore.
Grazie Cristina, è stato davvero un piacere averti
qui, in bocca al lupo per la tua nuova avventura!
Sono io a ringraziarti per avermi ospitata, mi ha
fatto davvero piacere condividere un pezzetto di quest’avventura con te e i
lettori. Crepi il lupo! E chissà che non ci si riveda in un'altra intervista,
quando si entra in questo mondo, poi è difficile farne a meno…
Per oggi è tutto! Buon pomeriggio e a presto!!!
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